“Se l’Iitalia è uno studio di contrasti, Napoli e la sua sartoria ne offrono uno dei più suggestivi. La città è tormentata da declino e degrado urbano, alcune strade sono in mano alla criminalità organizzata, mentre la fortuna dei suoi sarti, di chi taglia a mano e cuce abiti tra il languore e la bellezza reale della città, cresce. L’idea che la bellezza (dalla moda al cibo, dalla cultura al turismo) salverà l’Italia è molto diffusa tra l’elite italiana. Ma le possibilità e i limiti di quest’idea si palesano nella sartoria napoletana”. Queste parole arrivano dal Financial Times il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, uno dei più antichi e autorevoli a livello internazionale che dedica un articolo ai sarti partenopei che dettano i canoni dell’eleganza maschile nel mondo.
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Come to Napoli to be smarter…
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L’autrice, Rachel Sanderson non risparmia una dura critica alla città, che va accettata come i complimenti, in quanto ogni luogo ha i suoi problemi e non è giusto far finta che non esistano. Stranamente tutti quelli che vengono a Napoli sono poi stupiti dal fatto di aver trascorso una normale vacanza, quasi delusi dal fatto di non essere stati rapinati. Tornando all’eleganza napoletana, saremo felici di condurvi per le vie dello shopping cittadino, per curiosare tra centinaia di negozi, ognuno con le sue peculiarità. Cravatte, borse di pelle, marchi famosi e botteghe artigiane, tutto in un susseguirsi di vetrine ed occasioni.